giovedì 26 aprile 2012

In ritardo per la festa del papà

Stilando una lista di argomenti di cui vorrei scrivere sul blog, ieri sera ho chiesto come al solito qualche consiglio al maritozzo. Quando gli ho comunicato che volevo citarlo in un post dedicato al suo ruolo come padre ha fatto il finto modesto alzando le spalle, ma in realtà ho letto un guizzo di gioia nel suo sguardo assonnato.
Perché lo sa che avrei parlato bene di lui. Sarebbe impossibile non farlo, tranne nei casi in cui mi fa impazzire perché la sua frase standard è Noncihoppensato, con la NanaBanana è proprio bravo.


Premuroso, giusto, è l'unico che riesce a farla dormire e mangiare senza troppe storie, Mia si diverte un sacco con lui, anche se, citanto un tweet di machedavvero "...E il talento dei papà per giocare coi bambini senza spostare le regali chiappe dal divano", veramente non ho idea di come faccia.

A volte è fin troppo "easy", uscirebbe con lei in maniche corte a gennaio senza rendersene conto e altre volte invece sta lì a sminuzzarle il pane per paura che ci si strozzi, l'altro giorno le ha dato senza fare una piega le mezze penne della Barilla.

Si parla così poco dei papà! Sembra di essere ancora negli anni '50, quando il padre/marito vedeva i figli solo a cena a tavola ed esercitava il suo potere a suon di rimproveri. Forse ancora non si può parlare di parità, ma i papà fantastici esistono, come quello di Mia, che sono anche mariti meravigliosi, come il mio. Probabilmente le migliaia di difetti che li caratterizzano sono anche quelli che ce li fanno amare (nda non prendermi troppo alla lettera, mi raccomando!).

So di essere in super ritardo per la sua prima festa del papà, ma mi sono sentita in colpa per averlo rimproverato in questi giorni che è stato con la nostra bambina ammalata, perché a volte è disattento, pasticcione e disordinato, e comunque ho trovato Mia felice e distrutta dal tanto giocare anche senza tutte le mie millemila attenzioni. Sarà che noi mamme abbiamo spesso la mania del controllo (mavà!) e se non ci occupiamo noi di alcune cose non può farlo nessun altro!
Beh, volevo ringraziarti perché, rubando il termine alla mia amica Dana, sei il nostro supereroe!



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