mercoledì 14 settembre 2011

Milan l'è semper Milan

Eccoci a Milano. Il 4 settembre ho lasciato marito e gatti a casa e sono partita alla volta della mia città natale con BabyMia. Mia madre e mio padre non vedevano l'ora. E neppure io in realtà, Milano mi manca sempre, è l'aria che mi manca, quel grigiume condito di happy hour e vestiti firmati, è una città che ho sempre odiato definire con i clichè, ma che non riesco ancora a definire diversamente!

Mi manca non riuscire a viverla come una volta, ora più che mai, visto che sono una persona diversa, una persona alle totali dipendenze del proprio amato pargolo.

Il che starebbe a significare:
• scordati lo shopping. Portare un bimbo di 5 mesi su e giù per metrò e autobus, in negozi affollati e con l'aria condizionata a -15 non sarebbe indicato.
• scordati l'aperitivo. Mentre sei circondata da 20enni infighettate con minigonne inguinali che sorseggiano vodka sour al maracuja tu dovrai ordinare un succo di frutta con ancora gli occhi appiccicati di sonno visto che sei riuscita per miracolo a farti un sonnellino di 20 minuti mentre allattavi l'idrovora vivente.
• scordati le serate sui navigli a fare a gara di chupito. Non sto neppure a spiegare il perchè...

      E menomale che da tempo non mi manca andare a ballare o che non sono così socialmente attiva!

      In realtà la mia BabyMia è così brava che lo scoglio dello shopping è già stato superato. Stamattina siamo andati in giro per il centro, e per la prima volta nella mia vita non ho comprato nulla per me.
      Lei è stata tranquilla nel suo passeggino a scorazzare tra un pantalone skinny e una scarpa col plateau, del tutto affascinata dai colori e dalle persone che le facevano i complimenti...non mi sembrava vero! Anche in metrò e nell'autobus non ha fatto una piega!
      Probabilmente per l'aperitivo chiacchererebbe amabilmente con il cameriere mentre si sgagna il suo giochino preferito e la sera ormai va a dormire talmente presto che avrei tutto il tempo per uscire a divertirmi.

      Ma in fondo non sono sicura di voler rifare tutte queste cose. Mi ricordo come era divertente farle, una volta. Mi piace che mi manchi la mia Milano, la malinconia è il mio sentimento preferito.
      Ora come tutte le cose che si ripetono non avrebbero più lo stesso gusto, io mi sento cambiata, e Milano non è mai cambiata, Milano è sempre la stessa, Milan l'è semper Milan.

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