giovedì 6 agosto 2015

Dipendenza da te.

Ma come si fa a vivere senza i figli una volta che se ne ha uno? Probabilmente esistono mamme che riescono a scindere la loro mammitudine e il loro essere donna, ma io mi sono resa conto di non riuscire a farlo. Me ne sono accorta pochi giorni fa, quando la NonnadiMilano ha portato Mia lontano da me, per ben 10 giorni. Sto contando i secondi che mi separano da lei. Ne mancano ancora 352.800.
A parte il fatto che non faccio altro che lavorare fino alle 20 (a dispetto di quelli che mi dicono, "così pensi un po' a te!"), e la sera non ce la faccio neppure ad alzare un dito, stare in casa senza sentire la sua voce mi mette una tristezza infinita.

E a quel punto ho capito che sono totalmente dipendente da mia figlia, la sua presenza è anche la mia felicità. Ho capito che neppure Maritozzo può competere, per quanto in questi giorni abbia avuto il tempo di passare un po' più di tempo in sua compagnia come una volta, e ho apprezzato, c'è sempre un vuoto nel mio cuore che viene colmato solo con la sua risata.

Sono esagerata? Sono pazza? Sono anormale? Ho passato tutta la mia vita a domandarmelo per qualsiasi cosa, ma questa volta penso sia una cosa legittima. Lei è parte di me, è il mio cuore, una minime. Come potrei riuscire a respirare senza?
Eppure dovrei essere abituata, una o due volte l'anno la lascio viziare dai NonnidiMilano, ma sembra che più cresce e più sento la sua mancanza.

Chissà se un giorno, quando avrà 40 anni e vorrà lasciare il nido, riuscirò a lasciarla andare.

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