martedì 14 luglio 2015

Tutto questo per dire che...

Abbiamo una terrazza (il tetto del garage sottostante) ad altezza finestra, che negli anni ha acquistato una connotazione diversa nelle nostre vite. Prima era solo una noia, quando pioveva ci toccava andare a “liberare il chiusino” per evitare che si allagasse e ci sommergesse. 
Poi sono comparse delle scalette davanti alla finestra, essenziali nella vita di Pipo e Caccola, che hanno finalmente potuto godere della vista, e delle passeggiate, al di fuori della casa. Da lì, con molta flemma, sono arrivate le piantine (vive per miracolo!), e con la nascita di Mia la rivoluzione è iniziata, sono comparse in ordine: una casetta, una altalena, uno scivolo, un triciclo, un monopattino, una bicicletta e un tavolino con due sedie e una panchetta (regalo di Mamma e Papà). 
Ora si è trasformata nel cantiere (giuro, un cantiere!) di Maritozzo, che essendo stato sfrattato dalla scrivania ha deciso di darsi al bricolage creativo. Non l’abbiamo mai vissuta tanto come in questi anni, addirittura ci abbiamo organizzato due feste e qualche pomeriggio con gli amici.

Tutto questo per dire che abbiamo una terrazza, e che io stasera ho deciso di prendere un po’ di fresco e trovare una stella cadente, in camicia da notte.
Spostando lo sguardo tra una stella e un’altra ti sembrano tutte cadenti e pensi: dovrei esprimere un desiderio? E però non ti viene. Niente. Quante volte hai desiderato di tutto e la stella non cadeva mai? E ci pensi e la prima cosa che ti viene è “la pace nel mondo!” manco fossi Miss Italia? Che rosicata!
Ora la nuova inquilina del piano di sopra si è sistemata in camicia da notte e mollettone sulla testa in balcone (copiona!), accendendo la luce e rovinandomi il momento di pace e creatività al buio. Pipo pare aver scoperto una presenza felina nell’appartamento della suddetta, e piange da 10 minuti, mood rovinato.

Tutto questo per dire che guardando per un po’ il cielo, cosa che non si fa più tanto spesso, ho pensato che avrei proprio dovuto iniziare a portare avanti quel piccolo progetto a cui penso da un po’, e che la mancanza di tempo/voglia/che ansia ha sempre ritardato. Fin da che io mi ricordi ho sempre avuto una spiccata capacità nell'inventare storie (infatti le mie bugie erano davvero fantasiose!), con Mia mi tengo in continuo allenamento, lei tira fuori un personaggio e io invento la favola. Così ho deciso di elaborare un libricino di favole, con un bonus, una storia che mi ha sempre raccontato mio papà e che adoriamo. Non ho ancora idea del formato, se vorrò tentare la pubblicazione o no, ma intanto dovrei iniziare!
Sarà colpa di questa arietta fresca che mi sento propositiva, tranquilli, come rientro in casa mi passa.

1 commento:

  1. Bellissimo. ... a me piace leggere i tuoi post quindi perché no ad un libro ?

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