giovedì 9 agosto 2012

Amicizie di circostanza e sosia espansivi

Ebbene si, siamo ancora qui, la terza settimana in quel di Anzio. Questa vacanza sta volgendo al termine e, sinceramente, non vedo l'ora di tornare al lavoro, ho capito sulla mia pelle (bruciata) che le vacanze da mamma sono proprio stancanti, non solo fisicamente, ma soprattutto psicologicamente.

Non so, ma quando hai un bambino, pare che si debba entrare nella comitiva delle mamme da ombrellone. Io, che il mio credo negli ultimi anni è l'asocialesimo e odio le "amicizie" passeggere condite da sorrisi di circostanza che "... oh, carisssssimaaaaa!, Carletto aspettava proprio Mia, guarda che carini, come giocano!", mentre i mostriciattoli si ignorano beatamente e quando si incrociano di tirano palate di sabbia, cerco sempre di non trovarmi sola con le genitrici bisognose di chiacchere.
Cerco con lo sguardo la complicità di mio marito, che suo malgrado viene tirato dentro questa tarantella, ci inventiamo impegni improvvisi, speriamo che la bambina saltelli verso il bagnasciuga per metterci a fare castelli di sabbia, da soli, insieme a lei.



Che poi nello stabilimento dove stiamo di solito ci trovi solo nonni dai 60 anni in su, nipoti fino i 15 anni (quei pochi che ancora non hanno il permesso di scappare altrove), e giovani famigliole con i bimbi piccoli. Quindi male che vada puoi incontrare la mamma perfettina e super apprensiva che ti fa sentire una sconsiderata, quella che "...ah, ma Mia è grande ormai, Gigina ha SOLO un anno e due mesi, ha appena iniziato a gattonare!..." e tu sei lì che pensi che forse è meglio non dirle che il piccolo genio che ormai compone frasi e corre per la spiaggia ha in realtà un anno e quattro mesi, che magari la signora la prende male!

Dopo tre giorni di mare da sola con Mia, dove il massimo delle parole scambiate con una ragazza di cui non ricordo neppure il volto sono state, scusate, vi riporto subito la paletta, un pomeriggio usciamo per andarci a prendere un caffé, (che pare sia una maledizione non riuscire a farsi un caffé decente in casa, ma da anni eh?!) e ci inchioda a fianco una macchina guidata da una donna pargolomunita che si rivolge a me manco fossimo amiche da anni :"ehi, non sei venuta in spiaggia oggi, eh, e al parchetto non ci vieni? C'è da sclerare vero, con questi bambini! ahah! ci vediamo domani!" e se ne va, lasciandomi neppure il tempo di ribattere, canzonata dal Maritozzo: "ah, allora quando non ci sono intrattieni relazioni sociali!".
Il giorno dopo, in spiaggia, ci si avvicina una signora, vista forse di sfuggita qua e la che ci saluta calorosamente, e non ricevendo forse adeguata risposta (noi siamo i tipi che oltre al "buongiorno, buonasera" non vanno spesso, di primo acchitto) ha fatto finta di niente guardando il mare e sospirando, tornando da dove era venuta un minuto dopo.
Al che ho iniziato a pensare di avere una sosia espansiva e estroversa che dispensa sorrisi e chiacchere a chiunque sulla spiaggia.

Poi invece mi sono resa conto che chi cercava la mia "attenzione" era un poco simile a me, mamme più introverse, che legavano difficilmente con tutte le altre, che magari erano troppo altezzose e snob, che cercavano solo una chiacchera di confronto, giusto per lamentarsi un po', come piace a me...
E allora forse un giorno imparerò a socializzare, un po' anche per dare il buon esempio a Mia, che comunque se la cava benissimo anche da sola, scegliendo a caso un ombrellone nel quale sostare e rubacchiando giochini identici ai suoi ma che sembrano interessarle decisamente di più!

2 commenti:

  1. Heh, e' che noi romane siamo un po' cosi'... La mia amica che si e' trasferita a Milano non riesce a trovare uno straccio di amica di appoggio anche solo per un caffe'. Non siamo tutte invadenti, e' solo questione di "cultura", prova a seguire l'istinto ;)

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  2. In realtà ho sempre apprezzato la vostra "invadenza", è quello che mi piace di più di questa città, anche al supermercato sorridete! Il mio problema è che non si va poi oltre la chiacchiera o il sorriso di circostanza, una volta ci si scambiavano i numeri, ci si andava a trovare a casa l'uno dell'altro, ci si invitava alle feste, o almeno succedeva quando io ero ragazzina e in vacanza i miei genitori avevano un sacco di amici.
    Ora se caso strano ci si scambia il numero probabilmente non ci si chiamerà mai, e non ci si vedrà più. Forse sono io che sono poco incline e quindi appaio poco disponibile, allontanando le persone!
    Tu come ti sei trovata in America? Deve essere strano!
    ps grazie per la visita!

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